Ai suoi tempi, gli anni sessanta, George Best viene soprannominato il quinto Beatle perchè in comune al favoloso quartetto di Liverpool ha fama, successo e carisma

“Fossi nato brutto non si sarebbe parlato di Pelè: è una delle frasi famose di George Best, fantasista nato a Belfast, straordinario talento dell’arte calcistica e personaggio affascinante dall’aria maledetta. La sua carriera è contrassegnata da un decennio trascorso nel Manchester United e da apparizioni nel calcio statunitense alla ricerca degli ultimi guadagni.

Nel corso del tempo George Best è stato spesso associato al vizio che ne ha minato la carriera: l’alcool. Nel suo periodo d’oro, però, in particolare in quel 1968 che lo porta a conquistare il trofeo di France Football, non c’era giocatore che potesse competere con il suo estro. Spesso i suoi dribbling lasciavano incantati i compagni e gli avversari. العب بلاك جاك اون لاين

Il numero ad effetto più importante l’ala dei diavoli rossi lo compie in occasione della finale di Coppa dei Campioni di quello splendido anno d’orato: nei tempi supplementari il Manchester ha ragione del Benfica e George Best realizza un gol aggirando il portiere. Il suo sogno dichiarato sarebbe stato quello di mettersi a carponi e depositare la palla in rete con un colpo di testa! In quell’occasione non lo ha fatto – il cuore del suo allenatore, Matt Busby, non lo avrebbe sopportato – ma già solo l’averlo pensato definisce perfettamente il carattere di un giocatore dal cognome così emblematico: Best, il migliore.

CONDIVIDI