La leggendaria pista di Assen ospita il terzo round ma nessuna delle gare ha avuto il suo pieno svolgimento.
Gara 1
Proprio sul finale, quando Sykes andava a prendere Guintoli dopo un sorpasso micidiale su Jonathan Rea e sul compagno – il 21enne Loris Baz – la bandiera rossa per l’olio lasciato in pista dalla EBR ha bloccato un finale che si attendeva veramente palpitante in perfetto stile superbike.
Gara 2
Il caos. La direzione di gara avrebbe dovuto dare subito gara bagnata e lasciar decidere ai piloti se cambiare le gomme o meno – visto che esiste una procedura introdotta appositamente – invece il temporale ha inondato la pista e, incredibilmente, l’asfalto di Assen, dove la pioggia è di casa, non è più drenante come quello del vecchio circuito. Guintoli che era dinuovo in testa ha alzat il braccio e la direzione gara è andata nel panico. Sicuramente è un eccesso di prudenza dopo la tragedia di Antonelli a Mosca che costringe gli organizzatori a pensare soprattutto alla sicurezza dei piloti. Scelta sacrosanta ma che ha creato caos e una serie infinita di attese. Quando c’è stata la ripartenza Guintoli ha perso l’occasione di scavalcare Sykes e balzare al comando della classifica, Rea è salito di nuovo in cattedra e c’è stato un fantastico Davide Giuliano.
Non esce benissimo dalla Trasferta di Assen Marco Melandri che non è mai stao all’altezza della situazione.
Nella Supersport un’altra gara superba della MV Augusta.