La Coppa Rimet fu rubata per la prima volta il 20 marzo del 1966 in Inghilterra
Il furto della Coppa Rimet avvenne in occasione di una mostra di francobolli sportivi di grande valore organizzata per solennizzare il prossimo svolgimento dei Campionati Mondiali di calcio. L’esposizione si tenne presso la Westminster Central Hall dove fu esposto anche il trofeo. Le indagini portarono all’arresto di Edward Bletchley, un quarantasettenne disoccupato, che aveva chiesto un riscatto di 15.000 sterline inviando una lettera anonima a Joe Mears, l’allora presidente della Football association. Mears, però, avvisò le forze dell’ordine che si fecero trovare nel luogo dello scambio arrestando il ladro della Coppa Rimet. Bletchley sostenne di essere un semplice esecutore ma i fatti che seguirono l’arresto restano poco chiari. L’unica cosa certa è che il 27 marzo, dopo soli 7 giorni, il trofeo venne ritrovato da un cagnolino sotto una siepe di un giardino della periferia a sud di Londra avvolto da una carta di giornale.
La Coppa Rimet, comunemente chiamata Coppa del Mondo, era il premio assegnato alle squadre vincitrici dei mondiali di calcio dalle origini della manifestazione fino all’edizione del 1970, anno in cui fu conquistata definitivamente dalla Nazionale di calcio brasiliana, vincitrice del Campionato Mondiale per la terza volta. Proprio in Brasile, il 19 dicembre del 1983, la Coppa Rimet fu rubata per la seconda volta: i ladri la prelevarono dalla sede della Confederazione Brasiliana di calcio e fusero la parte aurea in lingotti d’oro ricavando 15.500 dollari dalla vendita.
Negli anni si era fatta strada l’idea che la Coppa Rimet, così chiamata in onore del presidente della FIFA che accolse la proposta dell’Uruguay di organizzare per la prima volta il torneo, portasse con sé una sorta di maledizione, a seguito della morte in circostanze misteriose di molti di coloro che furono a vario grado coinvolti nei furti della Coppa.