L’orribile precedente di Arrigo Sacchi
Quando si fa il calendario, certe coincidenze bisognerebbe evitarle. Perché sono da brividi. C’è un solo precedente tra Italia-Croazia relativo alle qualificazioni europee. Lo abbiamo giocato esattamente 20 anni fa, il 16 novembre 1994, giorno nel quale Antonio Conte e la sua Nazionale sarà impegnata a Milano nella stessa incombenza. Si spera con altri risultati. Perché d’accordo che Davor Suker era un grande attaccante, ma quella sera a Palermo gli azzurri non ci capirono proprio niente, finendo per essere infilzati ben due volte dopo che per buoni 30 minuti il bomber croato si era nascosto. Inutile (o se volete platonico) il gol di Dino Baggio allo scoccare del novantesimo minuto, in quella che ormai era diventata una sua specialità, l’essere l’ultima risorsa offensiva (talvolta anche l’unica) a disposizione di Arrigo Sacchi. Del quale si chiesero le dimissioni, fra l’altro, colpito (ma non affondato) anche dal veleno giustificato di Gianluca Vialli, che mal digeriva l’ostracismo del Ct nei suoi confronti e finse di difenderlo dicendo che aveva comunque vinto due gare importanti, che erano le classiche partitelle contro formazioni Primavera giunte a Coverciano.
Ma l’analisi più spietata è di Roberto Baggio. Solitamente riservato nelle sue valutazioni, stavolta il Divin Codino non ha mezzi termini: “E’ stata un’Italia irriconoscibile”. Aggiungendo un’analisi che nella sua sincerità è una vera condanna per il mai troppo amato Sacchi, anche se non è ancora arrivato il tempo della sua uscita di scena, l’Italia riuscirà comunque a partecipare (senza gloria) ai futuri Europei: “Bisogna cambiare ma non so cosa e comunque non sono io quello che deve decidere. Abbiamo perso e giocato male, male come noi avrei mai immaginato perché avevamo iniziato con lo spirito giusto. In pratica, non siamo mai riusciti a fare quello che avremmo voluto”.
In ogni caso, Antonio Conte, molto stimato da Arrigo Sacchi, faccia tutti gli scongiuri del caso. E la Federazione studi un po’ la storia, altrimenti sai che urla in pugliese se le cose vanno male.