Orfeo Pianelli, dopo un decennio di difficoltà della società granata iniziato quando nel 1953 Ferruccio Novo si dimise da presidente,  nel 1962 decise di prendere in mano la situazione e acquistò il Torino.

All’inizio della sua presidenza arrivarono talenti come Denis Law, Joe Baker, Nestor Combin, Gigi Meroni, e iniziarono ad affermarsi giovani del vivaio. Un nucleo di uomini di prim’ordine come Ferrini, Agroppi, Fossati, Cereser, Puja, Vieri e tanti altri diedero vita al tremendismo granata e rafforzarono quell’immagine di squadra-famiglia che si contrapponeva alla squadra-azienda che si andava affermando nel calcio.

Nereo Rocco fu l’allenatore scelto da Orfeo Pianelli dal 1963 al 1967: “el Paròn” non ottenne risultati importanti ma ebbe la capacità di assecondare il genio e la sregolatezza di Gigi Meroni e di ricostruire Nestor Combin, un giocatore che arrivava da 2 stagioni fallimentari con la Juventus e il Varese, gettando così le basi per costruire una società competitiva. E’ proprio durante la conduzione dell’allenatore triestino che si presenta la possibilità di acquistare Paolo Pulici dal Legnano e Orfeo Pianelli, in questa intervista, racconta come quella volta ci video più lungo lui di Nereo Rocco.

Negli anni a seguire si completò il capolavoro: poco per volta, a partire da Pulici e Claudio Sala, si forma l’unica squadra che finora ha potuto fregiarsi del tricolore dopo la tragedia di Superga.

Orfeo Pianelli lasciò il Torino nel 1982 a seguito di traversie lavorative e personali che lo segnarono nel corpo e nello spirito, ma rimane tutt’ora il ricordo incancellabile di un uomo buono e giusto che innanzitutto teneva al bene dei suoi ragazzi.

CONDIVIDI